La prevenzione incendi sta vivendo una rivoluzione con l’entrata in vigore del nuovo Codice di Prevenzione Incendi, che costituisce ad oggi lo strumento più aggiornato per la determinazione di misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione che garantiscano un livello di sicurezza equivalente a quello derivante dal pieno rispetto delle regole tecniche di prevenzione incendi.
Il nuovo Codice ha modificato l’iter per la progettazione antincendio, introducendo per ciascuna attività, gli obiettivi di sicurezza antincendio, la valutazione del rischio di incendio, la determinazione di una strategia antincendio composta sia da misure di prevenzione che da misure di protezione ed anche gestionali.

La F.S.E. (Fire Safety Engineering) applicata, ai sensi del D.M. 09.05.2007, nasce per valutare il livello di rischio e quindi progettare le corrispondenti misure compensative, al fine di soddisfare gli obiettivi della prevenzione incendi, diventando un mezzo per valutare le soluzione alternative e le deroghe.
Essa permette di progettare lo scenario da esaminare attraverso un input grafico che, attraverso un motore di calcolo per l’analisi fluidodinamica dell’incendio e dei prodotti della combustione, valuta le condizioni di sicurezza per la vita delle persone creando la curva naturale dell’incendio ai fini di una verifica analitica della resistenza al fuoco.

Il Decreto Legislativo 09.04 n°81 si prefigge di gestire la sicurezza e la salute, in ambito lavorativo, in modalità preventiva e con condizioni di permanenza nel tempo.
Tale finalità deve essere raggiunta attraverso l’individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischi, la loro riduzione, il continuo controllo delle misure preventive messe in atto e l’elaborazione di una strategia aziendale che comprenda tutti i fattori di una organizzazione.
La prevenzione assume pertanto un ruolo chiave nello studio degli ambienti di lavoro e le funzioni del Servizio di Prevenzione e Protezione rivestono un ruolo fondamentale, necessitando continuamente di un confronto multidisciplinare con specialisti di varia estrazione professionale.

Il Titolo IV del D. Lgs. 81/2008 contiene le disposizioni che si riferiscono alle misure elaborate per la salute e la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.
Per cantieri temporanei o mobili sono da intendersi tutti quei luoghi in cui vengono svolti dei lavori edili o di ingegneria edile che riguardano la costruzione, la manutenzione, la riparazione, la demolizione, la conservazione, il risanamento, la ristrutturazione, la trasformazione ed il rinnovamento di opere in muratura, in cemento, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee elettriche e le opere idrauliche.
Anche questo ambito riveste uno spiccato carattere multidisciplinare.